Dopo l’ordinanza del Tribunale di Milano, l’Ufficio Nazionale servizio Civile emette finalmente il bando per il servizio civile aperto agli stranieri (clicca qui per la pagina del sito web Servizio Civile Nazionale).

Si tratta sicuramente di un evento di grandissima importanza: per la prima volta si afferma, non solo in una sentenza,  ma nel concreto dell’ attività amministrativa il diritto/dovere  degli stranieri di concorrere alla “difesa della patria” intesa come tutela di una comunità territoriale.

I termini per la nuove domande sono molto brevi, scadono il 16 dicembre: è quindi importante che tutti gli stranieri interessati facciano immediatemte domanda.

Tuttavia, il nuovo bando contiene dei limiti inaccettabili e illegittimi: disattendendo il contenuto dell’ordinanza che aveva aperto a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti, il Governo ha limitato i nuovi ingressi soltanto a tre categorie: cittadini comunitari, stranieri extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo e rifugiati.

Una tale limitazione, oltre a essere in contrasto con la decisione del Tribunale, pone gravi problemi per molti giovani stranieri che, pur essendo residenti in italia da molti anni, hanno avuto, per fare un esempio, un permesso per studio che non consente di accedere alla Carta di soggiorno. Sulla rete sono state già manifestate segnalazioni al riguardo, come quella di Dearna Sulonjaku, che commenta la notizia riportata sul sito internet Vita.it ( leggi il commento qui ).

APN, pur consapevole dell’importanza del risultato ottenuto con questa prima apertura e della necessità di una riforma legislativa che eviti il protrarsi del contenzisoso,  proseguirà comunque il suo impegno per fare in modo che la decisone del Tribunale di Milano sia pienamente rispettata.

 


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