Con ordinanza del 15 marzo 2021, il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso d’urgenza presentato nell’intesse di un richiedente asilo tunisino trattenuto presso il CPR di via Corelli e volto ad ottenere la restituzione del proprio telefono cellulare, trattenuto al momento dell’ingresso nel centro.

Il Tribunale ha ordinato alla Prefettura, alla Questura e all’ente gestore del CPR di consentire al ricorrente la detenzione e l’utilizzo del proprio telefono cellulare secondo le modalità indicate dal Regolamento Unico CIE per le visite, e quindi in base a turni giornalieri, per un tempo adeguato che il Tribunale indica in almeno due ore e all’interno di luoghi controllati ma in cui deve essere assicurata la riservatezza della comunicazione.

L’ordinanza è importante non solo per il miglioramento delle condizioni di trattenimento che comporta, ma anche perché afferma il principio che la libertà di comunicazione e il diritto di difesa dei trattenuti non possono essere adeguatamente garantiti con telefoni fissi e cellulari messi a disposizione dal centro.

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