La Corte costituzionale, con sentenza depositata il 20.7.2018, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 11, comma 13, DL n. 1122/08, norma che aveva introdotto il requisito di 10 anni di residenza nello Stato italiano o di 5 anni nella Regione.

La vicenda nasce da un ricorso promosso da una cittadina salvadoregna e dalle associazioni ASGI e APN, rappresentate dall’avv. Guariso che così commenta:

La sentenza riafferma non solo un principio fondamentale di uguaglianza tra italiani e stranieri,  ma mette per l’ennesima volta un freno alle scelte politiche di quanti,  in una esasperata logica di localismo,  finiscono per premiare il “bisognoso immobile” e punire quanti, affrontando sacrifici,  si spostano tra una regione e l’altra alla ricerca di condizioni migliori:  una scelta che purtroppo molte regioni, prima tra tutte la Lombardia, continuano invece a praticare”.

La pronuncia fa seguito a decisioni analoghe della Corte Costituzionale di poche settimane fa che avevano dichiarato incostituzionali norme della Regione Liguria sull’accesso alle case popolari (sent. 106/18) e della Regione Veneto sull’accesso agli asili nido (sent. 107/18).

La sentenza

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